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By Anna E. Berti

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Attraverso queste vie è quindi possibile che almeno alcuni attributi dello stimolo possano essere elaborati anche se al di fuori della consapevolezza a causa di un danno diretto a Vl, o a causa del suo mancato funzionamento per un danno alle radiazioni ottiche. 1 Come già detto, que1 In questo caso la corteccia è «denervata», poiché non riceve l'informazione dalla periferia. CAPITOLO TERZO ste due ipotesi (la coscienza come fenomeno di soglia e la coscienza come attributo area-specifico) non sono mutuamente esclusive.

Ne conseguirebbe che, se la perdita parziale delle vie visive primarie comporta una perdita di coscienza per il prodotto dell'elaborazione di quelle stesse vie, la coscienza (almeno quella visiva) dovrebbe essere considerata un fatto di soglia. Quando, a causa del danno cerebrale, l'attivazione corticale conseguente alla presentazione di uno stimolo è insufficiente (non supera un certo livello) la coscienza è perduta. Perché questa ipotesi vanga confermata BLlNDSIGHT 55 sarebbe necessario dimostrare l'esistenza di isole di tessuto cerebrale sopravvissute dopo il danno che potrebbero costituire la base nervosa di un'elaborazione sufficiente per raggiungere una conoscenza implicita, ma insufficiente per una conoscenza esperienziale dello stimolo visivo.

Si possono proporre almeno due ipotesi, che non necessariamente si escludono a vicenda. Le capacità residue potrebbero essere frutto di una funzione danneggiata, ma ancora parzialmente operante. Ne conseguirebbe che, se la perdita parziale delle vie visive primarie comporta una perdita di coscienza per il prodotto dell'elaborazione di quelle stesse vie, la coscienza (almeno quella visiva) dovrebbe essere considerata un fatto di soglia. Quando, a causa del danno cerebrale, l'attivazione corticale conseguente alla presentazione di uno stimolo è insufficiente (non supera un certo livello) la coscienza è perduta.

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